Conversazioni Nomadi
Pensiamo al cammino come ad una transumanza delle idee, un’occasione privilegiata di confronto che ci permette una registrazione collettiva su una realtà colta in movimento, in molti casi sollecitata dai nostri stessi passi e dalle nostre domande.
La scrittrice Rebecca Solnit descrive il camminare come una delle costellazioni del cielo stellato della cultura umana, uno stato in cui la mente, il corpo e il mondo sono allineati. Favoriti da questa congiuntura camminare ci lascia liberi di pensare senza perderci totalmente nei pensieri, consentendoci un’estrema apertura (a nuove idee, suggestioni, punti di vista) ma sempre ritmata intorno ad un pensiero concreto, che ci porta a tenere assieme, a fare sintesi. Camminando ritroviamo la “fede” nel potere politico delle nostre gambe, troppo spesso anestetizzate dal trasporto meccanizzato, nella possibilità di promuovere un cambiamento positivo.