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Title
Vittorio Emanuele III di Savoia
Subject
Busto marmoreo di Vittorio Emanuele III di Savoia realizzato per l'Asilo Rossi di Schio
Description
Vittorio Emanuele III di Savoia
(Napoli 1869 – Alessandria d’Egitto 1947)
Sposò nel 1896 Elena di Montenegro. Ostile alla politica autoritaria del padre Umberto I, quando gli successe nel 1900 avviò un periodo di distensione sociale e di progresso. Dopo la guerra tollerò che il fascismo con Mussolini si impadronisse del potere, e poi avallò le conquiste dell’Etiopia e dell’Albania, fino all’entrata in guerra nel 1940 a fianco della Germania nazista. Dopo il 25 luglio 1943 fece arrestare Mussolini, affidando il governo a Badoglio; ma all’armistizio dell’8 settembre abbandonò Roma per Brindisi. L’affidamento della luogotenenza del Regno al figlio Umberto e l’abdicazione del 9 maggio 1946 non gli servirono a salvare la monarchia: il referendum del 2 giugno diede la vittoria alla repubblica. Andò quindi in esilio in Egitto.
L'autore del busto è ignoto.
I dodici busti marmorei erano collocati nell’androne-corridoio dell’asilo “Rossi”, secondo un programma espositivo caro ai princìpi di Alessandro Rossi, che identifica i modelli morali da seguire per i bambini ospitati nell’asilo: al centro la famiglia reale dei Savoia, a destra gli educatori e i rappresentanti della Chiesa, a sinistra i padri fondatori dell’Unità d’Italia. Alcune opere furono commissionate dai discendenti di Alessandro Rossi.
Sottoposti a restauro negli anni scorsi, i busti furono trasferiti dall’asilo e non vi hanno fatto finora ritorno, a causa dell’incendio che colpì l’edificio la notte del 2 febbraio 2009. Tutti i busti sono realizzati in marmo di Carrara.
(Napoli 1869 – Alessandria d’Egitto 1947)
Sposò nel 1896 Elena di Montenegro. Ostile alla politica autoritaria del padre Umberto I, quando gli successe nel 1900 avviò un periodo di distensione sociale e di progresso. Dopo la guerra tollerò che il fascismo con Mussolini si impadronisse del potere, e poi avallò le conquiste dell’Etiopia e dell’Albania, fino all’entrata in guerra nel 1940 a fianco della Germania nazista. Dopo il 25 luglio 1943 fece arrestare Mussolini, affidando il governo a Badoglio; ma all’armistizio dell’8 settembre abbandonò Roma per Brindisi. L’affidamento della luogotenenza del Regno al figlio Umberto e l’abdicazione del 9 maggio 1946 non gli servirono a salvare la monarchia: il referendum del 2 giugno diede la vittoria alla repubblica. Andò quindi in esilio in Egitto.
L'autore del busto è ignoto.
I dodici busti marmorei erano collocati nell’androne-corridoio dell’asilo “Rossi”, secondo un programma espositivo caro ai princìpi di Alessandro Rossi, che identifica i modelli morali da seguire per i bambini ospitati nell’asilo: al centro la famiglia reale dei Savoia, a destra gli educatori e i rappresentanti della Chiesa, a sinistra i padri fondatori dell’Unità d’Italia. Alcune opere furono commissionate dai discendenti di Alessandro Rossi.
Sottoposti a restauro negli anni scorsi, i busti furono trasferiti dall’asilo e non vi hanno fatto finora ritorno, a causa dell’incendio che colpì l’edificio la notte del 2 febbraio 2009. Tutti i busti sono realizzati in marmo di Carrara.
Creator
Anonimo
Publisher
Palazzo Fogazzaro, Comune di Schio
Date
2020
Contributor
redattore Liana Ferretti
Rights
CC BY-NC-SA-3.0 IT
Language
italiano
Type
jpg